lunedì 2 marzo 2009

Nanostracchini, Morgellons e scie chimiche (causa)

(Scie chimiche, nanopolveri e nanostracchini 3/5)


Il 25 ottobre 2007 un utente di www.scienceblog.com riporta un post pubblicato il giorno prima su un altro forum (link):
Submitted by Antonietta M. Gatti on 10/24/07 12:10 PM

In my capacity of past coordinator of the European Project : Nanopathology: The role of micro and nanopartciles in inducing pathologies (2002-05) and the present European project on Nanotoxicity, I se that the behaviour of NanoParticles inside the human body is peculiar. The physiological barriers do not exist for NPs. They can reach all the internal organs if inhaled or ingested with food; that means that they were found (and photographed) in the gonads or in the brain.
When they are entrapped in the tissues,since they are not biodegrdable nor biocomaptible, they can induce a reaction (a pathology).
This evidence I evaluated in more than 700 patients, does not mean that nanotechnologies must be rejected. WE need nanotehcnologies and nanotechnological tools in order to face problems also medical that occur at nanoscale level.
We are in a similar situation of the Curies, 2 centuries ago. They discovered the radioactive materials and radioactivity. But only after an intial enthusiam and after hundred of deaths, we learned how to manage them in a safe way. It is possible to avoid their side effects.

Antonietta Gatti
Italy
Straker ne ricava subito un articolo, dal titolo "La Dottoressa Gatti: casi di Morgellons in Italia?" (corredato originariamente di due foto: 1 e 2) nel quale la ricerca della Dottoressa Antonietta Gatti viene associata al morbo di Morgellons (link originale).
"La Dottoressa Gatti, nell'ambito di questi temi, ha recentemente scritto in merito alle nanoparticelle ed alle patologie correlate. Sebbene la scienziata italiana non citi il Morgellons, è sintomatico che abbia espresso il suo punto di vista, riferendo di aver studiato 700 evidenze in pazienti nel cui organismo sono state trovate nanoparticelle. Si suppone quindi che le persone affette da questi sintomi siano molte di più, in considerazione del fatto che la maggioranza dei medici non conosce assolutamente l'eziologia e la sintomatologia del morbo di Morgellons".
In quel periodo, sul forum di sciechimiche.org è in corso un acceso dibattito sul morbo di Morgellons. In particolare alcuni utenti contestano a Straker di aver fornito un dato notevole senza citare alcuna fonte attendibile e veritiera: 1870 casi confermati di Morgellons in Italia! Indispettito, dall'aver perso autorità dal "suo" forum, Straker sbatte la porta , urla "Basta! Me ne vado" e abbandona il forum. Circa un mese più tardi e dimenticandosi di aver nel frattempo piagnucolato in giro per la rete di essere stati bannati (lui e suo fratello) dal suddetto forum, Straker ritorna per postare nuovamente sul Morgellos.

Pur avendo torto, vuole a tutti i costi dimostrare di aver ragione e sbattere così
la (sua) verità in faccia agli utenti che osano contraddirlo e lo fa iportando il post della Dottoressa Gatti con traduzione annessa (link):
Nella mia veste di coordinattrice nell'ambito del trascorso progetto europeo: Nanopatologie: Il ruolo delle micro e nanoparticelle, induzione di patologie (2002-05) ed il presente progetto europeo sulla Nanotossicità, io affermo che il comportamento delle NanoParticelle all'interno del corpo umano è peculiare. Le barriere barriere non esistono per le nanoparticelle. Esse possono raggiungere tutti gli organi interni, se inalate o ingerite con gli alimenti; il che significa che esse sono state trovati (e fotografate) nelle gonadi o nel cervello.

Quando sono intrappolate nei tessuti, dal momento che non sono biodegrdabili né biocomaptibili, esse possono indurre una reazione (una patologia).

Queste prove sono state valutate in più di 700 pazienti e ciò non significa che le nanotecnologie devono essere respinto. Noi dobbiamo adottare le precauzioni necessarie affinché le nanotecnologie e gli strumenti delle nanotecnologie non provochino i problemi che si verificano anche tra i medici.

Siamo in una situazione simile a quella dei coniugi Curies, due secoli fa. Scoprimmo materiali radioattivi e la radioattività, ma solo dopo un primo entusiasmo e dopo centinaia di morti, abbiamo imparato a gestirli in modo sicuro. È possibile, al fine di evitare i loro effetti indesiderati.

Dott.ssa Antonietta Gatti
Prontamente giungono le prime obiezioni:
mar 30 ott 2007 – AMD:

"Ti sei fatto lo sconto da solo...da 1800 a 700.."

Mi devo correggere...il mitico conto, leggenda metropolitana partorita sulle rive del ponente ligure, resta fermo a 1800 e rotti...............perchè??

Ma perchè
la dr.ssa Gatti ha certamente - e con immenso merito - effettuato fondamentali studi sulle particelle nanometriche che permeano l'ambiente e, quindi, anche noi stessi... ...ma, da quanto si evince dalla citazione riportata, non ha assolutamente menzionato e/o associato e/o fatto alcun riferimento alla patologia oggetto di questo famigerato topic, nè sotto forma di morbo di morgellons in sè e per sè, nè sotto forma di un qualche genere specifico di nanomacchine, cioè nanoparticelle identificate come facenti parte di un preciso e preordinato sistema di penetrazione e invasione negli organismi viventi.

Quindi l'operato ed il nome illustre della ricercatrice vengono forzosamente introdotti nell'argomento, ciò sempre in dispregio dell'intelligenza e del senso critico dell'utenza di questo forum; con questo non mi rivolgo tanto agli utenti come me, che di questa precisazione non ne avrebbero poi tanto bisogno...ma a quelli che tengono ancora la guardia bassa, assuefatti ad un certo modo di vagliare(o non vagliare) ed assimilare le informazioni che vengono loro propinate attraverso queste pagine, specialmente quando queste provengono da una fonte interessata e conseguentemente da una traduzione sfumatamente partigiana.
Occhi aperti, ragazzi.

Che cos'ha di strano la traduzione di Straker-Tankerenemy?

Estratto del post della Dottoressa Gatti:

“We need nanotehcnologies and nanotechnological tools in order to face problems also medical that occur at nanoscale level”
Traduzione inglese-italiano:
“Noi necessitiamo di nanotecnologie e strumenti nanotecnologici per affrontare i problemi, anche medici, che si presentano a livello nanometrico.”
Traduzione tankereneminiana inglese-italiano riportata sul forum di sciechimiche.org:
“Noi dobbiamo adottare le precauzioni necessarie affinché le nanotecnologie e gli strumenti delle nanotecnologie non provochino i problemi che si verificano anche tra i medici”
Traduzione tankereneminiana inglese-italiano corretta e riportata sul blog sciechimiche-zret.blogspot.com:
Noi dobbiamo adottare le precauzioni necessarie affinché le nanotecnologie e gli strumenti delle nanotecnologie non provochino i problemi che sono riscontrati anche in ambito medico

Dopo la pubblicazione dell’articolo di Tankerenemy seguono tre lettere pubblicate sul sito www.stefanomontanari.net.

Prima lettera e seguente risposta del Dott. Montanari (link):
Morgellons
Scritto da badghir lunedì 29 ottobre 2007


Morgellons: le nanopatologie non sono solo provocate da particelle inerti ma anche da nuove forme di patogeni artificiali Image
http://www.freepatentsonline.com/6624915.html

Holographic recording and micro/nanofabrication via ultrafast holographic two-photon induced photopolymerization (H-TPIP)

Abstract: Scoperto il processo e il media fotoattivo per la registrazione olografica e la micro/nanofabbricazione di strutture ottiche e bio-ottiche per mezzo del simultaneo assorbimento dei due-fotoni da parte del media fotoattivo per indurre un cambiamento fotochimico simultaneo nelle regioni di interferenza costruttiva all’interno di un modello olografico. Il processo fotochimico di polimerizzazione risultante dall’assorbimento simultaneo del due-fotoni può essere usato per la microfabbricazione di articoli micro e nanoscalati, immagazzinamento olografico di dati e per la formazione di griglie di diffrazione commutabili.

http://www.freepatentsonline.com/6624915.html

Cosa ne pensa della nanopatologia chiamata Morbo di Morgellons?
Se ne è mai occupato e conosce qualche caso in Italia? http://www.rense.com/general74/morg6-1.htm
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http://badghir.wordpress.com/2007/08/28/44/

RISPOSTA

Tempo fa avevo tentato di coinvolgere un centro di ricerca americano nello studio, ma la patologia pare non interessare.


Seconda lettera e seguente risposta del dott. Montanari (link):
Un "articolo" che vi riguarda e potrebbe portare discredito alla vostra ricerca.
Scritto da axlman lunedì 29 ottobre 2007


Egregio Dottor Montanari,

le scrivo per metterla al corrente di un coinvolgimento che riguarda lei e sua moglie, la dottoressa Gatti.


È necessario un preambolo: nel mondo del complottismo si sta diffondendo una fantasiosa ipotesi, naturalmente non suffragata da nessunissima prova, secondo cui le scie di condensazione degli aerei sarebbero in realtà aerosol rilasciati volontariamente da un'organizzazione tanto segreta quanto malvagia e potentissima a livello mondiale, composti da sostanze dannose non meglio identificate (si spazia da una pletora di elementi chimici a virus, batteri, parassiti e quant'altro) che servirebbero agli scopi più impensabili (dallo sterminio di massa al ontrollo del clima su scala mondiale, dall'occultare astronavi aliene all'imporre il controllo mentale sull'intera popolazione mondiale).

Due dei più decisi sostenitori di tale bufala sono i fratelli Rosario e Antonio Marcianò, più noti in rete come Straker (ma anche "nicscics") e Zret (ma anche Thot e Ptah) (se indico i loro veri nomi non è in dispregio della privacy ma perché loro stessi li hanno diffusi e li pubblicizzano in rete). Una delle loro tesi preferite è che nelle scie siano sparse delle nanomacchine che aggredirebbero gli esseri umani, provocando tra l'altro il morbo di Morgellon (patologia di cui in pratica si conosce solo il nome e i sintomi, non essendo noti né cause, né eventuale infettività, né cure e anzi che la medicina ancora non riconosce visto che i sintomi si possono ricondurre ad altre patologie note).


Lei si chiederà cosa, in tutto ciò, possa riguardare lei e sua moglie. È presto detto: i due personaggi di cui sopra sono anche arcinoti per coinvolgere nelle loro beghe delle persone ignare che neanche si sognano di appoggiare le loro folli posizioni sulle "scie chimiche", manipolando e deformando per i loro scopi propagandistici le affermazioni altrui. Questa volta è toccato a lei e a sua moglie.


Infatti, in questo "articolo" (http://sciechimiche-zret.blogspot.com/2007/10/la-dottoressa-gatti-casi-di-morgellons.html), i due fratelli cercano di far passare l'dea che i vostri studi sulle nanoparticelle (quelle che provengono da lavorazioni industriali e da inceneritori), confermerebbero l'esistenza di quelle che loro chiamano nanoparticelle (cioè come detto nanomacchine sparse apposta dagli aerei per chissà quali malvagi scopi che sarebbero causa del morbo di Morgellon succitato).

Non contenti, traducono una frase della dottoressa Gatti stravolgendone completamente il senso (lei scrive «We need nanotehcnologies and nanotechnological tools in order to face problems also medical that occur at nanoscale level», cioè «Noi necessitiamo di nanotecnologia e strumenti nanotecnologici per affrontare i problemi, anche edici, che si presentano a livello nanometrico», mentre loro traducono «Noi dobbiamo adottare le precauzioni necessarie affinché le nanotecnologie e gli strumenti delle nanotecnologie non provochino i problemi che sono riscontrati anche in ambito medico»).


In conclusione, le scrivo perché rispetto e condivido la vostra seria ricerca, che già ora non viene certo agevolata, quindi non vorrei che, permettendo che venga associata a certi figuri e alle loro fantasie malate, possa vieppiù essere screditata da chi vede con essa danneggiati i propri interessi economici.

Con stima, le porgo i miei più cordiali saluti.


RISPOSTA

Una lunga e triste esperienza mi ha alla fine convinto ad infischiarmi di tutte le fesserie che si attribuiscono a me o a mia moglie. Giornali, TV, radio e blog vari (tra questi anche uno molto grosso) si sbizzarriscono nelle assurdità più bizzarre. A noi sono attribuibili solo le cose che diciamo e tutto il resto è abusivo. Quanto alle scie chimiche, mi viene posto il problema quasi ad ogni conferenza ed io invariabilmente rispondo che non ne so nulla, che anch'io ho visto più volte scie insolite sia in Italia sia all'estero, e che, perché io possa dare un'opinione, ho bisogno di esaminare dei campioni presi direttamente da queste scie. Cosa che, ad oggi, nessuno mi ha messo in condizione di fare. A proposito del cosiddetto morbo di Morgellons, anche di questo mi è stato chiesto di occuparmi ma non ho alcun elemento per farlo. Tempo fa tentai di coinvolgere un centro di ricerca americano che diceva di avere casi in una sorta di studio, ma non ebbi alcun riscontro.

Terza lettera e seguente risposta del Dott. Montanari (link):
Tele di ricaduta
Scritto da Antonio e Rosario Marcianò lunedì 05 novembre 2007


Newton, osservando una mela cadere dall'albero, ipotizzò che esistesse una forza che la attraeva verso terra. Parimenti noi, vedendo cadere tele dal cielo, ci chiediamo da dove arrivino. La risposta ci viene dagli aerei chimici. Dunque... ecco il risultato di questo semplice ragionamento che Montanari ed altri non riescono a fare (o non vogliono?).


RISPOSTA
Egregi signori Marcianò, potreste citarmi una sola riga scritta da me che provi ciò che dite? Io mi occupo di scienza e fino a che non potrò analizzare le "tele" non avrò materia per dire di che cosa sono fatte. Questo non significa che io non veda le mele cadere. Se siete veramente interessati a sapere che cosa c'è dentro le scie, potreste attivarvi a recuperarne qualche campione. Il resto, lascia il tempo che trova.


Continua...

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